Il Lavatoio Medievale di Cefalù si trova lungo corso Vittorio Emanuele, la strada che costeggia il litorale cefaludese. Ospita la foce del fiume Cefalino che dopo avere fatto un percorso sotterraneo di circa dodici chilometri giunge al livello del mare proprio nei pressi del lavatoio. L’intera struttura all’inizio è sorta in un luogo trafficato da lavandaie, mulattieri, paesani e forestieri. Il suo ingresso è sempre stato dal lato della strada anticamente detta del Fiume.
Nel 1514 la struttura originaria è stata demolita per fare spazio ad una ricostruzione in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine. In questo modo si è avuta una spiaggia più ampia per il ricovero delle barche. A poco a poco la concavità nella quale sgorgava il Fiume è stata inglobata nelle costruzioni. Lo stesso corso d’acqua che scorreva a cielo aperto è stato coperto.
Oggi vi si accede scendendo lungo una scalinata in pietra lavica e lumachella che sembra avere un andamento a chiocciola. E’ possibile ammirarvi le vasche con gli appoggi che servivano alle lavandaie per strofinare e pulire i panni. In queste vasche ancora oggi l’acqua vi arriva scorrendo da ventidue bocche di ghisa, di cui quindici teste leonine. L’intero complesso è stato restaurato di recente e i lavori sono stati ultimati nell’estate del 1991.